Quando e quanto prelevare dal tuo investimento

Se hai seguito i consigli di questo blog, avrai di sicuro speso meno di quanto hai guadagnato e investito la differenza in maniera corretta (ad esempio in un indice come l'S&P 500). Ma ad un certo punto, la domanda è lecita, quando e quanto prendere di profitti?

Se ricordi, abbiamo parlato in passato di due diverse fasi:

1. accumulazione del capitale

2. preservazione (ad esempio durante il pensionamento)


Il mio suggerimento rimane che, fino a quando sei giovane, e hai un flusso costante di entrate (ad esempio da lavoro) devi rimanere in fase di accumulazione del capitale. Questo significa un'allocazione del patrimonio più aggressiva, ad esempio 100% azioni. Inoltre, questo non è sicuramente il periodo per pensare a quanto prelevare, piuttosto, questo è il tempo in cui devi continuare ad aggiungere risparmi al portafoglio e lasciarlo crescere.

Ci sono alcuni studi che dimostrano che un'allocazione 80/20 tra azioni e obbligazioni, ha una migliore performance nel lungo periodo di un portafoglio 100% obbligazioni. Se vuoi an dare per questa strada, non avrai argomentazioni da parte mia.

Altri preferiscono semplicemente tenere una percentuale variabile in altri assets come oro per avere portafogli più stabili. Personalmente, credo che in questa fase, quello di cui devi preoccuparti di più sia il tasso di risparmio, piú che l'allocazione del patrimonio. Infatti, il risparmio ti permette già di stabilizzare il portafoglio, inoltre, in caso di discesa, ti permette ti apre nuove opportunità di investimento.

Infine, se sei giovane, hai sicuramente decenni davanti per recuperare, considerando che in media, un crollo del mercato, dura tre anni. Certo, rimane sempre il fattore psicologico.

Ad ogni modo, se invece sei in pensione, è tempo di introdurre la regola del 4%.


Cos'è la regola del 4%?

Si tratta di una regola ideata nel 1998 da tre professori del Trinity University, poi rivista nel 2009, che, per farla breve, sostiene che, prelevando 4% annui dal proprio capitale, si ha un 96% di probabilità che il portafoglio resti intatto per un successivo periodo di 30 anni.

Ovviamente si tratta di una regola flessibile, ovvero, con meno del 3% hai l'assoluta certezza, ma puoi anche andare fino al 7% in periodi di mercato rialzista.

Avrai sentito che questa regola non vale più, perchè come sostengono alcuni esperti di Morning Star, i tassi di inflazione oggi sono molto inferiori, inoltre, se tieni un portafoglio 75% azioni e 25% obbligazioni, come spesso si suggerisce in questa fase, le obbligazioni non ti renderanno abbastanza da preservare il capitale secondo la regola. In questo caso si consiglia di rimanere aggressivi.

Altri sostengono invece che questa regola, calcolata in un periodo di 50 anni tra il 1926 e il 1976, tiene in conto della peggiore crisi che il mercato abbia visto, e quindi è un po' troppo conservativa.


In conclusione, sembra corretto affermare che una percentuale dal 3-7% in fase di pensionamento, dovrebbe garantire che il tuo capitale resti intatto per altri 30 anni.