Come investire nel 2021

La maggior parte dei compratori e venditori sanno che hanno le stesso informazioni, comprano o vendono semplicemente perchè hanno differenti opinioni. Che cosa gli fa pensare che sanno meglio del mercato quale sarà il prezzo? Per la maggior parte, si tratta di un'illusione.

L'idea centrale di Malkiel, in "A Random Walk Down Wall Street", è che il prezzo di un'azione incorpora già tutte le informazioni disponibili sul valore dell'azienda e le previsioni sul futuro dell'azione stessa.

Una successiva ricerca di T. Odean, professore finanziario a UC Berkeley, nel suo lavoro "Trading Is Hazardous to Tour Wealth" mostra come, in media, i trader più attivi hanno i peggiori risultati, mentre gli investitori che fanno meno movimenti sono quelli che hanno i più alti ritorni.

Ulteriori ricerche di Odean hanno pure fatto luce su tipici errori commessi dagli investitori. Ad esempio, prendere i guadagni vendendo i "vincitori", ovvero quelle azioni che si sono apprezzate da quando le hanno acquistate, e tenere i perdenti. Sfortunatamente, nel breve periodo, è probabile che le azioni che si sono apprezzate di recente continueranno a farlo, quindi si finisce a vendere le azioni sbagliate. Ma anche a comprare quelle sbagliate. Infatti, un altro tipico errore, è quello di comprare le azioni di aziende che hanno avuto copertura mediatica di recente. Ne avevo parlato anche io in I tipici peccati che commettono gli investitori.

Gli investitori professionisti, e i gestori di fondi, falliscono in un semplice test di abilità: produrre risultati persistenti. I fondi comuni di investimento sono guidati da professionisti con esperienza che comprano e vendono azioni per raggiungere il miglior risultato per i loro clienti. Nonostante questo, l'evidenza di oltre cinquant'anni di ricerca mostra come, per la maggior parte dei gestori di fondo, la scelta delle azioni è più simile al tirare a dadi. Tipicamente almeno due su tre fondi comuni di investimento, sotto-performa il mercato in ogni dato anno. Ne avevo parlato anche in Perché non mi piacciono i consulenti finanziari.

C'è un accordo generale tra i ricercatori che tutti gli investitori che selezionano le azioni individualmente, sia che lo sappiano o meno, e pochi di loro lo sanno, stanno giocando un gioco d'azzardo. Infatti, sebbene possano ritenere di basare le loro decisioni su ipotesi plausibili, in un mercato altamente efficiente, le ipotesi plausibili non sono altro che ipotesi casuali.

In un esperimento, Daniel Kahneman, premio Nobel e autore di "Thinking Fast and Slow", ha consultato i risultati degli investimenti di venticinque consiglieri finanziari anonimi forniti dalla loro azienda, per otto anni consecutivi, per capire se c'erano differenze di performance tra loro e se qualche consulente finanziario era riuscito in maniera persistente a produrre risultati per i suoi clienti anno dopo anno. Per rispondere alla domanda, ha computato i coefficienti di correlazione tra i ranking in ogni paio di anni: anno 1 con anno 2, anno 1 con anno 3, e via dicendo fino all'anno 7 con l'anno 8. Questo ha fornito 28 coefficienti di correlazione, uno per ogni paio di anni. I risultati sono a dir poco sorprendenti: la media di 28 correlazioni era .01, in altre parole, zero. Il messaggio per gli executive che avevano commissionato lo studio è chiaro: almeno per quanto riguarda la costruzione dei portafogli, l'azienda stava premiando la fortuna piuttosto che l'abilità. Nonostante questo, l'azienda subito dopo è tornata al business as usual. Questo perchè, secondo Kahneman "I fatti che mettono in discussione assunzioni di base, e quindi minacciano il sostentamento e la fiducia delle persone, semplicemente non vengono assorbiti, la mente non li digerisce".

Del resto, la causa più potente di questa illusione è senz'altro che gli investitori che selezionano le azioni sono persone altamente qualificate. Consultano dati economici e previsioni, esaminano i conti economici e i bilanci, valutano la qualità dei top manager e controllano la competizione. Tutto questo è lavoro serio che richiede molta preparazione, e chi ce l'ha, ha anche le abilità necessarie e vuole usarle. Sfortunatamente, le abilità a valutare le prospettive di business di un'azienda non sono sufficienti per lo stock trading, dove la domanda principale è piuttosto se le informazioni sull'azienda sono già incorporate nel prezzo dell'azione.

Dove investire quindi nel 2021? Se sei un estimatore del mio blog, il mio consiglio non è cambiato nel tempo. Il rendimento totale medio annualizzato per l'indice S&P 500 negli ultimi 90 anni è del 9,8%. Ovviamente, come abbiamo imparato oggi, nessuno può prevedere il futuro, neanche i migliori professionisti della finanza, ma personalmente, mi sento più a mio agio a fidarmi di un indice che ha una media superiore a quanto, come diverse ricerche hanno oramai mostrato, il 99% degli investitori professionisti riuscirà mai a fare su un arco di tempo di 90 anni. Puoi investire nell'S&P 500 tramite ETF. 

Per una guida approfondita, puoi controllare il mio precedente blogpost Qual è l'ETF migliore e perchè sono un fan dell'S&P 500

Nel caso ti servisse anche un broker: I migliori broker online 2020

Se invece sei proprio all'inizio: Guida passo passo per investire in borsa

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