Nel mio precedente post: Meglio investire in Obbligazioni o Azioni? avevamo concluso che la domanda dipende dalla fase della vita in cui ti trovi. Onestamente, se non hai almeno 60 anni, e hai abbastanza fegato da reggere i crolli fisiologici del mercato azionario, dovresti considerare un portafoglio 100% azioni. Ma quali azioni?
Come avrai capito a questo punto, se hai letto i miei precedenti post, sono un fan dell’S&P 500. Non si tratta tanto di un legame romantico, ma basato sui fatti e sui numeri.
Ecco una lista di fatti:
- Nessuno può prevedere il mercato
- Per ridurre il rischio, devi diversificare
- Per diversificare, devi comprare tante azioni di aziende diverse, in diversi settori
- Se non sei un esperto, lascia perdere l’idea di scegliere le azioni tu stesso
- Se sei un esperto, probabilmente rientri nella larga percentuale di quelli che non sono comunque riusciti a battere l’S&P 500
- Se non puoi prevedere il mercato, vuoi diversificare e non vuoi scegliere le azioni per conto tuo, allora capirai come mai mi piace l’S&P 500.
Ora, riguardo i numeri, ho ricercato i migliori indici per rendimento, rischio e costo di gestione, questi sono:
- S&P500
- MSCI World
- MSCI World Info Tech
- MSCI World Momentum
Breve descrizione:
L'indice S&P 500, è stato realizzato da Standard & Poor's nel 1957 e segue l'andamento di un paniere azionario formato dalle 500 aziende statunitensi a maggiore capitalizzazione.
L'indice MSCI World è un indice di mercato azionario di 1612 titoli di livello globale. È sostenuto dalla MSCI, ex Morgan Stanley Capital International
L’indice MSCI World Info Tech è una variante dell’MSCI World, con un focus su aziende tecnologiche
L’indice MSCI World Momentum è una variante dell’MSCI World, che riflettere la performance di una strategia di momentum azionario enfatizzando azioni con slancio dei prezzi elevati
Adesso mettiamoli a confronto:
Fino a qui, sembrerebbe che la scelta migliore sia l’MSCI World Info Tech, seguito dall’MSCI World Momentum, almeno se ci basiamo solo sui rendimenti. Ma andiamo avanti con l’analisi. Dato che infatti non possiamo comprare direttamente un Indice, dobbiamo farlo indirettamente, ad esempio, tramite gli ETF. Gli ETF (Exchange Traded Funds) sono particolari fondi d’investimento che replicano passivamente un Indice e quindi un paniere di titoli (come ad esempio l’S&P500). Ne abbiamo parlato estensivamente nella Guida passo passo per investire in borsa e personalmente li preferisco ad altre forme di investimento per i bassi costi di gestioni e le migliori performance nel lungo periodo.
Analizziamo alcuni ETF che replicano gli indici sopra, in particolare:
- iShares Core S&P 500 UCITS ETF (Acc)
- Xtrackers MSCI World Index UCITS ETF 1C
- Xtrackers MSCI World Information Technology Index UCITS ETF 1C
- Xtrackers MSCI World Momentum Factor UCITS ETF 1C
Come atteso in coerenza con quanto visto precedentemente, l’ETF che replica l’MSCI World Information Technology resta in testa. Infatti, nel periodo di tempo considerato, ha effettivamente prodotto rendimenti più alti. Tuttavia, questo è anche dato da un maggiore livello di rischio, essendo basato su un solo settore, quello tecnologico appunto.
Scendendo in classifica, vediamo un confronto tra iShares Core S&P 500 UCITS ETF (Acc) e Xtrackers MSCI World Momentum Factor UCITS ETF 1C.
Una cosa interessante da notare è quando allarghiamo leggermente l’orizzonte temporale:
Dal 05 Settembre 2014 al 16 Aprile 2020, iShares Core S&P 500 UCITS ETF (Acc) e Xtrackers MSCI World Momentum Factor UCITS ETF 1C performano in maniera molto simile, a differenza che il primo costa lo 0.07% annuo, il secondo lo 0.25%. Purtroppo non riusciamo ad andare oltre il 05 Settembre 2014, essendo la data di lancio dell’Xtrackers MSCI World Momentum Factor UCITS ETF 1C.
Per questo motivo, raccomando l’iShares Core S&P 500 UCITS ETF (Acc).
Ultimo chiarimento va fatto nella differenza tra:
- iShares Core S&P 500 UCITS ETF (Acc).
- iShares Core S&P 500 UCITS ETF USD (Dist)
Il primo reinveste i dividendi accumulati (2% annuo), mentre il secondo li distribuisce. Cos’è meglio?
Qui ritorna la differenza vista nel mio precedente post, ovvero:
- Se sei in una fase di accumulazione del capitale, vuoi reinvestire i dividendi
- Se sei in una fase di preservazione del capitale, o se hai raggiunto l’indipendenza finanziaria e vivi di rendita, come descritto qui, vuoi che ti vengano distribuiti (2%) e prelevare un altro 2% per arrivare alla formula magica del 4% annuo. Parleremo più approfonditamente di questo in futuro.