La maggior parte dei compratori e venditori sanno che hanno le stesso informazioni, comprano o vendono semplicemente perchè hanno differenti opinioni. Che cosa gli fa pensare che sanno meglio del mercato quale sarà il prezzo? Per la maggior parte, si tratta di un'illusione.
Se hai seguito i consigli di questo blog, avrai di sicuro speso meno di quanto hai guadagnato e investito la differenza in maniera corretta (ad esempio in un indice come l'S&P 500). Ma ad un certo punto, la domanda è lecita, quando e quanto prendere di profitti?
Una delle cose che si sente più spesso in questo momento, è la dicotomia tra economia reale e mercati finanziari. Ma siamo sicuri che le coste stanno veramente cosi? E ha senso stare a guardare la crescita continua dei mercati sperando ogni giorno in un crollo per entrare? Evitiamo di dare una risposta soggettiva e limitiamoci a guardare cosa ci dicono i dati.
Participando attivamente a discussioni su Economia, Finanza e Investimenti, ho notato una diffusa incomprensione di quanto ci si può aspettare di guadagnare da un investimento in Borsa.
Ora, ci sono tre concetti che devi tenere bene a mente:
- il capitale
- l'interesse
- l'interesse composto
In questo blog, avevamo parlato di Qual è l'ETF migliore e perchè sono un fan dell'S&P 500. Avevamo anche visto che, un ETF come quello tecnologico (ad esempio VGT nel mercato statunitense o XDWT in quello italiano) ha dato, negli ultimi 5 anni, rendimenti doppi all'SP. Ovviamente questi risultati migliori non arrivano gratuitamente, immagina se fossi entrato ALL IN nel NASDAQ 100 il 10 Marzo 2010, esattamente due settimane prima la drastica inversione verso l'abisso dell'indice, sarebbero stati necessari 17 anni per recuperare il tuo investimento, vs. 7 anni per l'SP.
Dal recupero ad oggi, abbiamo assistito ad una crescita simile dell'indice tecnologico, tanto da arrivare di nuovo a 3.3 volte il valore dell'SP. Lo stesso che aveva prima della bolla tecnologica. Bisogna pertanto fare attenzione.
Nel mio articolo precedente, suggerivo allora di andare ALL IN sull'SP invece, con ETF come VOO per il mercato statunitense o SXR8 per quello Italiano. Da allora, avevo scritto un altro post, con un particolare accorgimento per chi non è un big fan della volatilità (ricordiamoci infatti che, nonostante dalla sua creazione l'SP abbia dato 10% di ritorni medi anno, in un anno come il 2008, il suo peggiore di sempre, ha chiuso a -38.49%). In questo post, suggerivo la formula 75% azioni, 20% obbligazioni e 5% in denaro contante per ridurre le oscillazioni, questo, tuttavia, a scapito di un maggiore ritorno.
Da allora, ho studiato un portafoglio che, nonostante riduca il rischio, sia in grado di offrire un ritorno pari o superiore a quello dell'SP. Ho oggi il piacere di presentarvi il portafoglio ALL TIME. Ma vediamo subito di cosa stiamo parlando.
Piccola premessa, un portafoglio anticrisi non ti serve. Quando investi nell'S&P500, stai investendo in un indice che ha prodotto, in media 10% di ritorni annuali negli ultimi 90 anni. Questo è appunto un valore medio, il che significa, che alcuni anni potresti essere andato in negativo, e anche di parecchio. E se non ti stesse bene?
Molti sono stati confusi dall'impennata del mercato azionario dal 23 marzo tra dati economici meno che rosati degli Stati Uniti. Quella disconnessione si è ridotta giovedì, mentre i nervosismi su una potenziale seconda ondata di infezioni da COVID-19 - insieme a una cupa prospettiva economica della Federal Reserve - hanno spinto gli investitori fuori da attività più rischiose e hanno portato a un calo del 5,9% nell'indice S&P 500®.
Ieri c'è stata una lettura contrastata dalla decisione di politica monetaria della Federal Reserve. Il FOMC è ancora accomodante ma rimane cauto nelle sue prospettive di ripresa. Una politica monetaria più lenta a lungo supporterà i mercati e sosterrà la ripresa del rischio, con tassi che non saliranno almeno fino al 2022, mentre gli acquisti di attività continueranno a funzionare per diversi mesi. Inizialmente i mercati lo consideravano un rischio positivo, tuttavia l'umore positivo si è rapidamente dissipato.
Forse uno dei più criteri più sottovalutati e meno compresi è l'Expense Ratio, o tradotto semplicemente, quanto ti costa il titolo su cui stai investendo. Nella piattaforma eToro, ad esempio, broker che ha portato il copy-trading in Italia, i principali criteri per decidere quale investitore copiare sono generalmente la performance e il rischio.